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USUCAPIONE E MODALITÀ DI OTTENIMENTO. Ordinanza 17469/2023 Corte di Cassazione L'Avvocato risponde 

USUCAPIONE E MODALITÀ DI OTTENIMENTO. Ordinanza 17469/2023 Corte di Cassazione

Quante volte abbiamo sentito usare il termine “usucapione”, e sempre gli abbiamo dato una interpretazione semplicistica, ritenendo che fosse stato sufficiente adoperare un terreno, apparentemente abbandonato, per ufficializzare un diritto di proprietà: trascorso un lasso di tempo ventennale che lo aveva visto adoperato per coltivazioni o pascolo.
La Corte ha chiarito, ancora una volta, che non è così semplice rendersi padroni di un terreno, a meno che non esistano ulteriori indizi univoci, che palesino la reale volontà di possesso.
In buona sostanza, la Corte ha chiarito che è onere di chi chiede l’usucapione di un bene, dimostrare di aver esercitato un potere di fatto equiparabile ad un vero e proprio diritto di proprietà.
Bisogna quindi dimostrare l’esistenza del “corpus” ovvero di essere nella disponibilità del bene, e “l’animus possidendi”, per tutto il tempo necessario ad usucapire.
Un semplice utilizzo per coltivazione o pascolo non è sufficiente, perché non esprime in modo inequivocabile l’intento di possedere il bene, ma solo quello di adoperarlo.
Sono quindi necessari indizi univoci che manifestino l’uso del bene “uti dominus”, ovvero come reale diritto di proprietà.
Necessitano segni esteriori che indichino, per chi chiede l’usucapione, la volontà “escludendi alios”.
Nell’ordinanza presa in esame, come in tanti casi analoghi, è stato correttamente ritenuto che, un uso di pascolo e coltivazione, soprattutto su vaste aree non recintate, non sia idoneo ad integrare un diritto di usucapione, potendo risultare una semplice tolleranza da parte del proprietario legittimo.
Per poter essere preso in considerazione, il ricorso, deve contenere la prova che siano state attuate azioni di reale disposizione del bene: ad esempio la costruzione di strade o passaggi, la definizione di servitù a favore di altri o anche solo il pagamento di tasse e bollette di consumi energetici, riferiti al terreno oggetto della domanda.

Per maggiori informazioni è possibile richiedere la consulenza specifica dei legali dello Studio Legale Labonia.

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